Pietro Todaro
Questo sono io... piuttosto, questo è quello che vorrei fare quando cresco....
Sono circondato da fotografi del calibro di Angeloni, Chirulli ed altri validi collaboratori e in questo panorama, posso solamente ed umilmente considerarmi una “voce fuori dal coro”. Fin da quando ho memoria, ho sempre avuto una macchina fotografica in mano. Sono partito con una Kodak Instamatic con i flash cubes, per passare alla Olympus Pen (72 scatti con un rullino da 36... che affarone!), e poi alla Nikon FE che ho usato regolarmente fino a pochi anni fa. Poi il grande salto... la “dimensione digitale”. Non mi vergogno nel ritenermi uno degli ultimi della mia generazione ad aver abbandonato l'analogico per il digitale.
Già... “la dimensione digitale”. Parlando con amici e fotografi mi rendo conto che sono probabilmente rimasto in una sorta di stato embrionale, e talvolta mi sembra di essere fuori sintonia con il resto del mondo (considerando che la mia accoppiata preferita è Fuji S5 Pro con il Nikon 50mm 1.4 degli anni 80, questa dovrebbe dirla tutta).
Il digitale è meraviglioso, la fotografia digitale ha aperto a tutti la possibilità di fare foto (non ho detto di fare Fotografia), ma con tutti quei menu, quei dati tecnici, quei salti quantici annuali tra modelli... beh... semplicemente non riesco a starci dietro. Non mi fraintendete non sono un ultrà dell'analogico, anzi.Quindi come rientro in tutto ciò? Adoro le fotografie e adoro scattarle, ma contrariamente alla maggior parte dei recensori in siti come questo, io faccio le foto “suonando ad orecchio in quanto non so leggere gli spartiti”.
Faccio delle belle foto? Talvolta... È fortuna? Potrebbe essere.... E' passione?
Sicuramente si. Pura passione!
Questo è fondamentalmente quello che mi spinge a portare in giro circa 1 chilo e mezzo di macchina fotografica ovunque vada. Essendo un fanatico della Street, il rumore pesantissimo del “click” della mia Fuji mi fa correre dei rischi di tanto in tanto... ma ne vale la pena.
Avendo la fortuna di essere un appassionato “outsider” questo sito mi permetterà di condividere certe mie frustrazioni, forse alcuni lettori con meno esperienza condivideranno le mie parole, mentre quelli più avanzati potrebbero farsi delle sane risate.
Quindi, questo sono io... né un fotografo, né un traduttore, amo semplicemente fotografare in continuazione, e se una serie di tre foto mi dovessero venire bene, beh... allora sono felice.