Review
Fujifilm X-30 First Sample Images
Fujifilm X-30 (Proto-type) - Jpeg OOC - Film Simulation: Velvia
Giusto un paio di mesi fa, ho ricevuto una gradita richiesta dal Giappone: fare un test con un prototipo della nuova Fujifilm X-30.
Era un prototipo talmente ben mascherato da X-20... che non ho potuto apprezzarne le numerose migliorie "pratiche" ma solo ricavarne una serie d'immagini da rispedire in Giappone per l'opportuna valutazione.
La X-30 mantiene comunque sensore ed ottica del modello precedente. Quello che cambia è naturalmente il firmware, con l'introduzione della nuova simulazione pellicola "Classic Chrome" (dovrebbe emulare la pellicola invertibile Ektachrome). Non sono a conoscenza di eventuali altri interventi su software/processore, ma le immagini ricavate mi sembrano di ottima qualità e, per quello che ricordo, anche un qualcosa meglio rispetto alla X-20 da me provata l'anno scorso.
Lo ripeto, le immagini che seguono sono state realizzate con un prototipo della X-30 ma penso che, almeno in Italia, siano le prime in assoluto realizzate con questa fotocamera..... Mi fa piacere quindi offrirle ai nostri affezionati lettori, per una prima (sia pur sommaria) presa di contatto con il nuovo gioiellino di casa Fuji.
Just a couple of months ago, I received a pleasant request from Japan: making a test with a prototype of the new Fujifilm X-30.
It was so well disguised as an X-20 ... I have not been able to appreciate the many "practical" improvements but I just made a series of images to ship back in Japan for the proper evaluation.
The X-30 still retains the same sensor and optics of the previous model. What changes is of course the firmware, with the introduction of the new film simulation "Classic Chrome" (should emulate the Ektachrome reversal film). I am not aware of any other change on software or rocessor, but the images obtained seem of excellent quality and, for what I can remember, even something better than the X-20 I tested last year.
I 'll say it again: the following images were taken with a prototype of the X-30 but I think that, at least in Italy, these are the first ever made with this camera ..... So, I'm glad to show them to our loyal readers, for a first look at images made with the new gem from Fuji.
Zeiss Otus 55mm f/1.4: Il Re degli obiettivi?
Testo e Foto di Max Angeloni
Grande, grosso, pesante e privo di autofocus.
Può un obiettivo del genere, nella piena era dell’elettronica e della miniaturizzazione, pretendere di diritto il trono più ambito della fotografia?
Cerchiamo di scoprirlo insieme.
Big, fat, heavy and manual focus.
Can a lens like this be considered a must have lens in the era of miniaturization and electronics?
Let's find out together. (English Version Here)
Fujinon XF 10-24 mm Review
Testo e Foto di Donato Chirulli
Fujifilm X-E1 & Fujinon XF 10-24mm 1:4 R OIS @10mm Iso 200 f/16 - 1/125 sec. Jpeg file (post-produced with Pshop)
Devo ammettere che aspettavo con ansia la prova di questo zoom Fuji e per una serie di giustificati motivi. Il principale di questi, era proprio il fatto che va a coprire tutta una gamma di focali grandangolari che fin’ora era piuttosto scoperta (se si eccettua l’eccellente XF 14 mm, di cui parliamo approfonditamente Qui) nell’ormai pur ampio catalogo del sistema X-mount. Un obiettivo del genere è infatti, a mio parere, assolutamente indispensabile in tutta una serie di applicazioni fotografiche che vanno dall’architettura, al reportage, alla foto d’interni, al paesaggio, passando per la street photography. Tutto questo sia per gli appassionati, che per chi si occupa di fotografia a livello professionale. Dico di più: se fossi costretto a scegliere un solo obiettivo da possedere, propenderei fortemente per una focale del genere. L’unico dubbio potrei averlo nei confronti di uno zoom 24-70 mm (equivalenti nel formato pellicola) che però… non esiste nella gamma Fuji. Quest’ultimo è l’ideale “tutto fare” per chi non abbia esigenze molto specifiche, mentre il 10-24 mm (15-36 mm equivalente) oltre a soddisfare esigenze particolari, può anche tranquillamente essere utilizzato come tutto fare nella maggior parte dei casi. Le premesse per un ottimo risultato da parte di quest’ultimo nato di casa Fuji c’erano tutte, visti i risultati ottenuti dal 14mm e quindi, appena avuta la possibilità di provarlo approfonditamente, l’ho subito messo duramente alla prova.
I must admit I was waiting to test this new Fuji zoom lens for several reasons. The most important being the fact that it covers a focal range that wasn’t covered by the Fuji lenses lineup, with the exception of the XF 14mm F2.8 (you can read the review Here). In my opinion a lens like this is absolutely indispensable for architecture, reportage, interior design, landscape and street photography. Enthusiasts or Professionals it doesn’t matter, you need a lens like this. I would also say that if I had to chose one lens only, this would probably be a lens like this or a 24-70mm, that however is not present in Fuji’s lineup. The latter is the usual general purpose lens, while the 10-24 (15-36mm equivalent) allow to cover some specific use but can also be somehow considered a general purpose lens. Given the quality of the 14mm lens there were all the reasons to expect great results from this new zoom lens so as soon as I could put my hands on it I decided to test it out to know what this lens ic capable of.
English Version: Here
Fujinon XF 10-24 mm Review
Testo e Foto di Donato Chirulli
English version by Luca Petralia
Fujifilm X-E1 & Fujinon XF 10-24mm 1:4 R OIS @10mm Iso 200 f/16 - 1/125 sec. Jpeg file (post-produced with Pshop)
I must admit I was waiting to test this new Fuji zoom lens for several reasons. The most important being the fact that it covers a focal range that wasn’t covered by the Fuji lenses lineup, with the exception of the XF 14mm F2.8 (you can read the review Here). In my opinion a lens like this is absolutely indispensable for architecture, reportage, interior design, landscape and street photography. Enthusiasts or Professionals it doesn’t matter, you need a lens like this. I would also say that if I had to chose one lens only, this would probably be a lens like this or a 24-70mm, that however is not present in Fuji’s lineup. The latter is the usual general purpose lens, while the 10-24 (15-36mm equivalent) allow to cover some specific use but can also be somehow considered a general purpose lens. Given the quality of the 14mm lens there were all the reasons to expect great results from this new zoom lens so as soon as I could put my hands on it I decided to test it out to know what this lens ic capable of.
Test Canon Eos M
Testo e Foto di Donato Chirulli
Recentemente, un mio contatto di Facebook postò qualcosa riguardo la Canon Eos M.
Ah già, mi sono detto, esiste anche la Eos M…
In effetti, a più di un anno dalla sua uscita sul mercato, non è che se ne parli molto in giro. In realtà, non si capisce nemmeno perché Canon abbia deciso di produrla e poi lasciarla lì, sola soletta con i suoi tre unici obiettivi (di cui solo uno a focale fissa). In realtà, ma questa è solamente una mia opinione personale, penso che “mamma” Canon abbia voluto fare un’azione…dimostrativa nei confronti di altre case produttrici. Come dire: per ora non è che mi interessi molto produrre CSC mirrorless ma, se mi ci metto seriamente, allora saranno dolori per tutti. Questa condotta ha fatto si che gli appassionati si siano principalmente orientati verso altri modelli e sistemi più completi e versatili, nonché più spinti dalle diverse operazioni di marketing messe in atto dai competitors. La Eos M quindi, è praticamente caduta nel dimenticatoio nel giro di pochissimo tempo e i rari commenti sentiti in giro, non è che fossero particolarmente lusinghieri.
Ma, al sottoscritto, piace andare controcorrente: avuta la possibilità di provarne una, non me la sono lasciata sfuggire. Corpo macchina, obiettivi EFM 22mm f2,0 STM e 18 -55mm f/3,5 – 5,6 IS STM e… anello adattatore per le ottiche Canon EF e EFS. Eh si, perché si da il caso che (parlando di reflex che, come sapete, ormai uso pochissimo) io abbia un discreto corredo Canon. Com’è andata? Ora ne parleremo, ma intanto posso dirvi che, dopo circa un mese e migliaia di scatti…non riesco a smettere di usarla.
Recently one of my Facebook friends wrote something about the Canon EOS M.
I told myself “uhm, the Eos M, I almost forgot this camera exists for real”.
To be honest, after just one year from its launch date, you hardly hear about it, nobody even remembers about it. Reality is that you can't even imagine why Canon decided to launch the new system and then let it go and almost abandon it with one camera and just three lenses (one of them is a prime). I personally think Canon just wanted to say to the other manufacturers something like “Hey, right now we’re not willing to invest in the CSC market, but if we decide to be serious about it…make way”. Whether it is true or not this decision almost forced the market to look somewhere else, other systems, other cameras, other brands that ensure a wider lens lineup, advanced options and performances. For this reason the Eos M almost disappeared and gone forgotten very quickly, and the few comments you could hear around were not so complimentary with the system.
But you know I like exploring things like this and that’s why I did not want to lose the chance to try one. I got the camera, the EFM 22mm F2,0 STM and the 18-55 F3,5-5,6 IS STM lenses and a lens mount adapter to take advantage of my Canon EF Lenses (yes the reflex ones, the ones that I almost never use).
What should I say? Well, long story short…after a month and thousands of shots I have to say I just can’t stop using it.
English version (by Luca Petralia) Here
Test Canon Eos M
Testo e Foto di Donato Chirulli
(English version by Luca Petralia)
Recently one of my Facebook friends wrote something about the Canon EOS M. I told myself “uhm, the Eos M, I almost forgot this camera exists for real”.
To be honest, after just one year from its launch date, you hardly hear about it, nobody even remembers about it. Reality is that you can't even imagine why Canon decided to launch the new system and then let it go and almost abandon it with one camera and just three lenses (one of them is a prime). I personally think Canon just wanted to say to the other manufacturers something like “Hey, right now we’re not willing to invest in the CSC market, but if we decide to be serious about it…make way”. Whether it is true or not this decision almost forced the market to look somewhere else, other systems, other cameras, other brands that ensure a wider lens lineup, advanced options and performances. For this reason the Eos M almost disappeared and gone forgotten very quickly, and the few comments you could hear around were not so complimentary with the system.
Zeiss Touit 12mm e 32mm
Testo e Foto di Max Angeloni
Senza specchio... senza compromessi
L'entrata di Zeiss sancisce la definitiva consacrazione dei sistemi CSC. Non più macchine di ripiego ma veri e propri strumenti fotografici in grado di soddisfare le esigenze anche dei fotografi più esperti.
Nei primi anni di vita, i sistemi CSC, hanno stentato ha trovare una loro precisa collocazione nel vasto mondo dell'offerta fotografica. In molti avevano previsto, frettolosamente, un immediato declino delle reflex a favore delle macchine fotografiche prive di specchio. La realtà si è rilevata bene differente e a soffrire perdite cospicue di fette di mercato sono state le compatte di fascia alta. Questo è imputabile a diversi fattori. Primo tra tutti, l'immaturità di questi giovani sistemi soprattutto sotto il profilo delle prestazioni operative. Inoltre, l'inadeguatezza del parco ottico rispetto a quanto offerto dai sistemi tradizionali, ha rilegato per lungo tempo le CSC al ruolo di prodotti indirizzati più ai fotografi senza eccessive pretese che ai fotoamatori evoluti.
Mirror-less...Compromise-less
Zeiss's presence into the CSC camera market seems the final consecration of such cameras. They are no longer a "second choice" camera systems but effective photographic tools capable of satisfying the needs of the most experienced photographers.
During their first years of life the CSC cameras have had to find a spot of their own in the wild photographic market. Many thought that such cameras would have lead to a quick fall of the DSLR cameras systems in favour of the new mirrorless camera systems. Reality is different and the high end compact cameras are the ones that suffered the most because of the CSC cameras. There are various reasons for this. First of all, the fact that these young systems were rough, were not as mature as the DSLR ones, especially for what concerns the overall performances. Also, the limited number of lenses available, compared to the incredible amount available for the most used systems forced the CSC cameras to be a consumer oriented product rather than a professional one.
(English Version Here)
Zeiss Touit 12mm e 32mm
Text and photos by Max Angeloni (Translation by Luca Petralia)
Mirror-less...Compromise-less
Zeiss's presence into the CSC camera market seems the final consecration of such cameras. They are no longer a "second choice" camera systems but effective photographic tools capable of satisfying the needs of the most experienced photographers.
During their first years of life the CSC cameras have had to find a spot of their own in the wild photographic market. Many thought that such cameras would have lead to a quick fall of the DSLR cameras systems in favour of the new mirrorless camera systems. Reality is different and the high end compact cameras are the ones that suffered the most because of the CSC cameras. There are various reasons for this. First of all, the fact that these young systems were rough, were not as mature as the DSLR ones, especially for what concerns the overall performances. Also, the limited number of lenses available, compared to the incredible amount available for the most used systems forced the CSC cameras to be a consumer oriented product rather than a professional one.
Senza specchio... senza compromessi
L'entrata di Zeiss sancisce la definitiva consacrazione dei sistemi CSC. Non più macchine di ripiego ma veri e propri strumenti fotografici in grado di soddisfare le esigenze anche dei fotografi più esperti.
Nei primi anni di vita, i sistemi CSC, hanno stentato ha trovare una loro precisa collocazione nel vasto mondo dell'offerta fotografica. In molti avevano previsto, frettolosamente, un immediato declino delle reflex a favore delle macchine fotografiche prive di specchio. La realtà si è rilevata bene differente e a soffrire perdite cospicue di fette di mercato sono state le compatte di fascia alta. Questo è imputabile a diversi fattori. Primo tra tutti, l'immaturità di questi giovani sistemi soprattutto sotto il profilo delle prestazioni operative. Inoltre, l'inadeguatezza del parco ottico rispetto a quanto offerto dai sistemi tradizionali, ha rilegato per lungo tempo le CSC al ruolo di prodotti indirizzati più ai fotografi senza eccessive pretese che ai fotoamatori evoluti. (Versione in Italiano)