Sony A9: veloce come il vento

Categoria: Prove corpi macchina Pubblicato: Giovedì, 20 Aprile 2017 Scritto da Michele Buonanni

Che le mirrorless iniziassero ad insidiare, con le loro prestazioni, il settore delle reflex professionali era un fatto ormai certo. Dando uno sguardo alle ultime realizzazioni delle “senza specchio” si può notare una evoluzione significativa nelle prestazioni, soprattutto in termini di qualità d’immagine e versatilità nei più diversi campi di applicazione.

Esistevano però, fin ad oggi, dei limiti in termini di velocità operativa sia nello scatto a ad alta velocità sia nella visione attraverso il mirino ad oculare elettronico che rendevano le mirrorless, fotocamere non ancora pienamente all’altezza per la fotografia sportiva professionale ed in grado di poter competere con le migliori realizzazioni reflex sul mercato. Ora questo gap sembra essere stato colmato grazie alla nuova Sony A9, una fotocamera che inaugura la terza generazione di mirrorless con sensore Full Frame della casa giapponese. Dalla serie A7 si passa, quindi, direttamente alla A9 in un percorso che non è solo fatto di numeri ma di un concreto passo in avanti nella tecnologia di ripresa ad alta velocità. Già in passato diverse aziende si erano poste il problema della velocità di ripresa delle loro mirrorless; erano stati migliorati sensori, autofocus ed anche il sistema di mirino elettronico, vero punto debole della catena in quanto ha un ritardo oggettivo nella visione rispetto a quello ottico delle reflex le quali rappresentavano fino ad oggi l’unico vero sistema fotografico per la fotografia sportiva professionale

Con la A9, la Sony è andata oltre. Ha riprogettato completamente i contenuti della sua A7II a partire dal sensore fino al sistema di alimentazione con lo scopo di ottenere una fotocamera di alta efficienza e caratteristiche professionali tali da fa dimenticare al fotografo professionista l’abitudine alla reflex. Il sensore ha sempre 24 megapixel ed è sempre Full Frame ma è stato realizzato in tecnologia Stacked, soluzione che consente di avere un trasferimento dei dati particolarmente veloce, circa 20 volte di più il precedente sensore adottato nella serie A7; nuovo anche il sistema di otturazione meccanico-elettronico, ora rivisto per consentire una modalità elettronica priva di difetti (distorsioni nell’immagine), assolutamente silenziosa ed in grado di arrivare ad 1/32.000 di secondo. Ovviamente rimane disponibile la funzione meccanica dell’otturatore per quelle situazioni (ad esempio sincro flash) essa è più adatta.L’autofocus, anch’esso riprogettato in chiave velocità, lavora su ben 693 punti a rilevazione di fase che copre circa il 93% della superficie dell’intero piano focale ed è in grado di effettuare 60 volte al secondo il calcolo della messa a fuoco ad inseguimento. Ciliegina finale sulla torta è il nuovo sistema di mirino elettronico ad alta risoluzione (3,6 Mp) ed elevato refresh. La combinazione di tutti questi elementi permette prestazioni oggi sconosciute alle mirrorless ed anche alle reflex ovvero la visione continua del soggetto nel mirino ed una cadenza di scatto che arriva a venti fotogrammi al secondo senza le vibrazioni ed il rumore dovuti all’otturatore meccanico e, nelle reflex, al sollevamento e riabbassamento dello specchio. A quanto afferma Sony, la visione durante lo scatto a raffica è fluida e consente di seguire agevolmente soggetti lanciati a forte velocità senza momenti di blackout.

Anche il resto dell’apparecchio è stato ottimizzato per un uso professionale di alto livello, a partire dalla nuova batteria (finalmente!) che offre il doppio di capacità della precedente, la presa Ethernet per il collegamento dell’apparecchio a reti di computer e la doppia scheda di memoria. Rimangono altre buone caratteristiche già implementate nella precedente serie come ad esempio lo stabilizzatore d’immagine su cinque assi. Dal punto di vista video la fotocamera riprende in formato 4K senza pixel binning.

Il corpo macchina è stato rivisto in alcuni comandi ed è stata aggiunta una ghiera nella parte superiore destra della fotocamera; in sostanza rimane, per ingombro peso e accessibilità, quello già apprezzato della precedente serie A7. Le dolenti note riguardano il prezzo: la Sony A9 costerà circa 5000 euro o poco meno solo corpo. Si tratta peraltro del costo di una reflex professionale di pari prestazioni. E’ anche vero che, se quanto promesso viene mantenuto, essa diventerà un apparecchio di riferimento per la fotografia sportiva e d’azione in genere. Per informazioni www.sony.it