Macro
Il fotografo delle farfalle
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Spesso mi chiedono perché fotografo le farfalle. Perché sono belle, ovvio. Certo, un po’ laconica come risposta, tuttavia credo che renda bene l’idea. Volendo approfondire, la farfalla, a mio modo di vedere, distilla delicatezza ed eleganza, perfezione e ineffabilità , fragilità ed energia. Mi affascina per via di queste caratteristiche spesso contrapposte, per quel suo modo di volare un po’ planato e un po’ a balzi – secondo la specie – e per il mostrare i suoi sgargianti colori talvolta con pudore talaltra quasi con sfacciataggine. Con l’esperienza, è possibile arrivare a riconoscere una farfalla dal volo, ma anche il loro comportamento varia da specie a specie. Più si entra in sintonia con le loro abitudini, più si ha la sensazione che il mondo delle farfalle, da universo complesso da decifrare quale sembra, diviene via via sempre più attraente per le enormi differenziazioni che lo caratterizzano.
Macro: alla scoperta delle lenti addizionali
Qualunque fotocamera digitale, compatta o reflex, consente di fare della macrofotografia ovvero foto a distanza ravvicinata di soggetti molto piccoli. Lo zoom in dotazione in genere ha un’impostazione macro o una distanza di messa a fuoco minima che permette di avvicinarsi al soggetto e cogliere così aspetti curiosi o addirittura strabilianti che sfuggono a un’occhiata distratta.