Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/350, f/2, Iso 200
Un obiettivo dal sapore “Classico” per il sistema Leica M… e non solo
Ci sono poche certezze immutabili nella fotografia. Una di queste è il 50mm.
Il 50mm è l’obiettivo per eccellenza della fotografia.
Con questa focale è stato fotografando il mondo. Intere generazioni di fotografi sono cresciute con i 50mm.
Con il tempo gli zoom hanno parzialmente oscurato le ottiche fisse e il “cinquanta millimetri” è diventato, nell’immaginario collettivo, il “cinquantino”… ovvero un obiettivo, sostanzialmente economico, in grado di meravigliare solamente i neofiti che, abituati a fotografare con i limiti imposti dai vari 18-55 kit, scoprono le meraviglie della profondità di campo ridotta, e dello sfocato selettivo.
Senza dilungarmi eccessivamente su questo universo, basta pensare che questa focale viene declinata dalla minimalista ed economica versione f/1,8 per sistemi reflex fino alla versione raffinata e sovradimensionata della serie Otus di Zeiss (55mm).
Nonostante tutto, nell’opinione collettiva il 50mm viene considerato ancora il “cinquantino”
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/350, f/2, Iso 200
Per fortuna, nei sistemi a telemetro, non esistendo le ottiche zoom, le sfaccettature che distinguono un’ottica fissa da un’altra sono maggiormente comprese.
I 50mm godono di tutte le attenzione che la regina delle focali merita e le opzioni offerte dal mercato (nuovo ed usato) è realmente sconfinato.
Lo Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM è una di queste opzioni e, come tante di esse, presenta delle caratteristiche peculiari che lo differenziano dagli altri 50mm.
Partiamo dalla “C”. “C” come Compatto e Classico. È indubbio che questo obiettivo ha dimensioni e pesi molto contenuti e, design e geometria dell'apertura diaframma prendono ispirazione da un modello realizzato degli anni ’30. La tecnologia del vetro ottico e del sistema antiriflesso invece è modernissima. Questa unione tra classico e moderno, in teoria, dovrebbe tradursi in una resa che richiama molto quella degli obiettivi del passato riducendo al minimo i compromessi di resa grazie alle soluzioni costruttive moderne.
Ma all’atto pratico, tutte queste promesse, saranno poi mantenute?
Andiamo con ordine.
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/125, f/1.7, Iso 640
Costruzione
Lo Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM unisce leggerezza a solidità costruttiva. Non raggiunge certamente la perfezione assoluta di un obiettivo Leica ma la ghiera della messa a fuoco risulta fluida e precisa. Quella dei diaframmi gode della possibilità di selezionare l’apertura in terzi di stop.
In commercio esiste sia la versione nera che quella silver. Io ho optato per quest’ultima perché in questa colorazione mi ricordava maggiormente un obiettivo “Classico”. Lo so… è una scelta illogica… ma almeno un volta nella vita avevo voglia di possedere un obiettivo “argentato”.
Difficile aggiungere altro. Se non il rammarico che, nella confezione, non è compreso il paraluce.
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/30, f/2.4, Iso 640
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/125, f/1.4, Iso 500
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/125, f/2, Iso 1600
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/500, f/1.4, Iso 200
Sul Campo
Se chiedete a qualche esperto di ottiche per il sistema M, o fate una ricerca su internet, noterete che, la maggior parte delle discussioni su questo obiettivo, vertono su qualità dello sfocato e imprecisione della messa a fuoco con diaframmi molto aperti e soggetti estremamente vicini.
Partiamo dallo sfocato.
Lo Zeiss Sonnar C 50mm f/1,5 ZM ha una resa eccellente sotto questo punto di vista.
Una resa… “Classica” appunto.
Ecco… se non cercate un obiettivo moderno sotto tutti i punti di vista ma volete un’ottica in grado di caratterizzare la vostra immagine, probabilmente questo Zeiss è l’obiettivo adatto.
Difficile (come sempre) spiegare a parole concetti così complessi e così soggettivi.
Spero che le immagini, in qualche maniera, riescano ed essere più esaurienti.
E non voglio dilungarmi troppo in esasperati tecnicismi per avallare le mie tesi o parlare di curvatura di campo o quant’altro.
Basta sapere che questo 50mm, per ottenere una resa “Classica” contraddistinta da uno sfocato eccellente ha dovuto accettare alcuni compromessi in fase progettuale.
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/60, f/1.5, Iso 400
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/125, f/1.5, Iso 200
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/250, f/2.8, Iso 200
Uno di questi è lo Shift focus, ovvero, sintetizzando in maniera estrema… al variare del diaframma varia anche il punto in cui è concentrato il fuoco. E nello specifico di questo obiettivo, sembrerebbe che questo fenomeno si presenti tra f/1,5 e f/2 e alle minime distanze di messa a fuoco.
Ovviamente questo fenomeno produce marcati errori di messa a fuoco unicamente con il sistema di messa a fuoco a telemetro. Nessun problema invece, nel caso di utilizzo, tramite anello adattatore, con sistemi mirrorles.
Ora… in rete si parla anche di presunte affermazioni ufficiose di Zeiss (o personaggi legati a Zeiss) e una marea di prove che cercano di dimostrare tale comportamento e le soluzioni da adottare. A tutto questo si aggiunge un’altra notizia. Notizia che riporta un cambiamento di rotta da parte di Zeiss: gli obiettivi più recenti sono ottimizzati a f/1,5.
Insomma un casino bestiale che mi ha portato a buttare la prima settimana di prova realizzando una marea di scatti inutili a diaframmi inutili ad oggetti inutili posti a distanze inutili.
Poi alla fine mi si è fuso il cervello… o quel poco che ne resta… e ho deciso di fregarmene di tutto e di iniziare a realizzare fotografie.
Ora… io non ho ancora capito come e in che maniera è ottimizzato il mio obiettivo. Ma per il mio modo di fotografare non ho riscontrato anomalie particolari.
Ora… non dico che questo problema non esiste…né escludo che possa presentarsi in maniera più o meno marcata da copia a copia dell’obiettivo.
Ma nel mio caso, eventuali errori macroscopici di messa a fuoco, li imputerei maggiormente alla mia difficolta di focheggiare con il telemetro quando il diaframma selezionato impone un profondità di campo ridottissima. Al pari di tutti gli altri obiettivi.
Ripeto ancora… non ho detto che lo Zeiss Sonnar C 50mm f/1,5 ZM sia esente da shift focus. Dico solamente e unicamente che, nella “mia” fotografia reale, questo fenomeno non ha mai creato problemi.
Questo ovviamente vale per me e per la mio modo di fotografare.
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/125, f/4, Iso 500
Chiusa questa parentesi “tecnicista” lasciatemi spendere qualche riga sugli altri aspetti che caratterizzano questo obiettivo.
Se osservate gli scatti riportati in questo articolo, o ancor meglio, osservate gli scatti da voi realizzati con questo obiettivo, o meglio ancora… osservate le stampe realizzate con i vostri scatti con questo obiettivo, noterete subito quanto questo Zeiss riesca ad imprimere un suo marchio nell’immagine scattata. Ovviamente non mi riferisco a panorami generici realizzati a f/11. Se siete alla ricerca della massima “asettica” perfezione o amate scattare con diaframmi più chiusi, sicuramente esistono obiettivi più adatti alle vostre necessità. Il Sonnar è distantissimo dalla “asettica” perfezione. Anche la nitidezza, per esempio, ha una resa tutta particolare. Ma proprio grazie a questo mix dal sapore antico i risultati sono veramente unici.
Per il resto, visto che l’apprezzare o meno questo obiettivo e costituito da elementi del tutto soggettivi, è inutile dilungarmi ulteriormente.
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/250, f/2, Iso 1250
Conclusioni
Se il 50mm fosse la mia focale di riferimento, e dovessi realizzare un reportage ad ampio respiro portando con me un solo obiettivo, probabilmente lascerei a casa Zeiss Sonnar C 50mm f/1,5 ZM e opterei per un 50mm Leica Summicron asph o un 50mm Zeiss Biogon.
Se invece volessi realizzare degli scatti improntati principalmente sulla figura umana ecco che non avrei dubbi nello scegliere questo obiettivo di Zeiss.
Qualcuno azzarda anche che lo Zeiss Sonnar C 50mm f/1,5 ZM sia, per molti aspetti migliore anche del Summilux di Leica. Io non azzarderei mai tanto.
Di sicuro posso affermare che questo obiettivo restituisce una resa estremamente personale.
Se comprarlo o no dipende unicamente se vi piace o no questa tipologia di resa e se può offrire vantaggi al vostro fotografare.
Se la risposta è si, io non esiterei un attimo ad acquistarlo.
Se la risposta è no… l’ho scritto ad inizio articolo… l’universo dei 50mm per i sistemi a telemetro è praticamente sconfinato. Da qualche parte esisterà l’obiettivo perfetto per le vostre esigenze.
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/180, f/2, Iso 200
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/125, f/2.4, Iso 800
Leica M Typ 240, Zeiss C Sonnar T* 1,5/50 ZM - 1/350, f/2, Iso 200
Special Thanks to:
Raffaello Balzo, Claudia Loi, Francesco e Antonio Inglese, Aldo Zanetti.